Cosa sono i tensioattivi
Un tempo, parlando di detergenti, gli unici ad essere citati erano i saponi, oggi invece tale famiglia si è allargata andando ad integrare anche prodotti ad uso sia domestico che industriale. Essi però possono risultare molto pericolosi, infatti al loro interno vi sono alcuni componenti come: tensioattivi, complessati, solventi, additivi e molti altri, che se presenti in grande quantità provocano gravi danni alla salute umana e vanno a compromettere gli equilibri dei vari ecosistemi. A causa della loro tossicità, della persistenza nell’ambiente e del loro potenziale di bioaccumulo lo smaltimento di tali prodotti deve essere eseguito correttamente e senza sottovalutare i rischi, sarebbe inoltre consigliabile di farne un uso limitato, così da evitare sprechi di materiale e di energia per smaltirli.
I tensioattivi sono sostanze che svolgono un ruolo fondamentale nei detergenti, essi infatti grazie alle loro caratteristiche migliorano la bagnabilità delle superfici sui cui sono applicati e favoriscono la miscibilità tra liquidi diversi.
Danni ambientali
Essi però sono molto dannosi nei corsi d’acqua, di fatto formano degli spessi strati di schiuma, la quale va ad impedire la corretta ossigenazione dell’acqua e di conseguenza limita ogni attività biologica. Per l’essere umano sono invece tossici se ingeriti, dunque si consiglia di etichettare sempre i recipienti atti a conservare tali detergenti.
Ad oggi siamo riusciti a sintetizzare tensioattivi biodegradabili, i quali non originano tali schiume ma risultano comunque tossici per gli organismi acquatici. Non da sottovalutare anche il rischio indiretto che ciò ha per l’uomo, tali sostanze si inseriscono facilmente nella catena alimentare e possono essere facilmente ingerite dall’uomo. Infine va considerata anche la presenza di altre sostanze di scarto, come fitofarmaci e concimi sintetici, che se a contatto con i tensioattivi possono causare danni ancor più gravi all’ambiente.
