Il Piano di emergenza è uno degli strumenti più importanti di tutto il sistema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro. Espressamente previsto dal Testo Unico sulla Sicurezza, il Decreto legislativo 81 del 2008, il piano di emergenza si struttura come un ottimo strumento di lotta ai rischi e alle emergenze che, per diversi motivi, si potrebbero concretizzare nei luoghi di lavoro.
Per la sua importanza e per la necessità di una sua redazione puntuale, il Testo Unico sulla Sicurezza introduce fra gli obblighi del datore di lavoro la redazione del piano di emergenza, al fine di renderlo utile in caso di necessità.
Il piano prevede un’analisi specifica e accurata di tutte le potenziali fonti di rischio presenti nei luoghi di lavoro, alle quali, il datore di lavoro, è obbligato a fornire un’adeguata misura di contrasto, al fine di eliminarle o, se non è possibile, limitarle il più possibile. Il piano di emergenza, così come previsto dalla legislazione vigente, può essere di due tipologie:
Interno, quando si riferisce alle emergenze che si possono verificare all’interno degli ambienti di lavoro. Vanno compresi tutti i luoghi di lavoro, come gli edifici, gli impianti, gli uffici, etc.
Esterno, quando si riferisce a quelle emergenze che possono verificarsi all’esterno dei luoghi di lavoro e che possono arrivare a interessare aree geografiche anche molto ampie.
Stabilita la natura dei luoghi interessati dalle emergenze, il piano di emergenza specifico si divide in due sezioni specifiche:
Prima parte: in questa parte vengono descritti minuziosamente i luoghi di lavoro a cui il piano di emergenza si riferisce, compresi il numero dei lavoratori presenti e le tipologie di mansioni svolte.
Parte seconda: in questa sezione devono venire spiegate le misure da mettere in pratica al verificarsi di un’emergenza al fine di applicarle in caso di necessità.
La mancata redazione o la redazione non conforme alla legge prevedono sanzioni molto pesanti per il datore di lavoro, riconosciuto, come sempre, come responsabile principale della mancanza
La prova di evacuazione è lo strumento piu’ efficace per verificare l’adeguatezza del piano di emergenza.
La Prova di Emergenza è obbligatoria in tutte le aziende che occupano 10 o più dipendenti, oltre che nelle attività dove vengono svolte mansioni che ricadono sotto il controllo del corpo dei Vigili del Fuoco (DPR 151/2011, C.P.I. – Certificato Prevenzione Incendi). Tale prova deve essere effettuata con cadenza annuale.
Lo svolgimento della prova di evacuazione, che deve essere verbalizzato, ha contenuti piuttosto precisi. L’obiettivo della prova deve essere di:
Percorrere le vie d’uscita;
Identificare (ove presenti) le porte resistenti al fuoco;
Identificare la posizione in azienda dei dispositivi di allarme;
Individuare l’ubicazione delle diverse attrezzature di spegnimento.
La prova deve essere condotta dai membri della Squadra di Emergenza aziendale.