La tanto dibattuta normativa regionale riguardante le piscine ad uso natatorio è ormai in vigore a tutti gli effetti.
A tale proposito tutte le strutture devono devono possedere determinati requisiti strutturali, definiti nello specifico proprio dalle normative e dipendenti dalla classificazione della piscina, ovvero se è pubblica, privata aperta al pubblico, privata ad uso collettivo, piscina condominiale oppure se si tratta di un impianto destinato ai giochi acquatici.
Ad esempio le scalette in metallo devono possedere determinate caratteristiche di distanza tra i gradini per essere considerate a norma, la pendenza del fondo deve possedere una specifica percentuale, gli spazi perimetrali attorno alla vasca devono soddisfare determinati valori di larghezza.
Oltre ai requisiti strutturali le normative obbligano le strutture a possedere un manuale di autocontrollo igienico-sanitario e delle figure in possesso di formazione specifica per svolgere il ruolo di Responsabile della piscina e Addetto agli impianti tecnologici, formazione che deve essere aggiornata ogni cinque anni.
Per ultimo, ma non di minore importanza, devono essere effettuate delle analisi sulle acque di vasca e sulle acque utilizzate per riempire o rabboccare la piscina con una frequenza determinata dalla tipologia di struttura e di apertura (stagionale o annuale).
LABOR CHIMICA, con la sua ormai pluriennale esperienza nel settore, è in grado di offrire assistenza per l’elaborazione del documento di autocontrollo sia per il campionamento e le analisi delle acque. Si organizzano inoltre corsi di formazione, riconosciuti dalla Regione Toscana, per le figure sopra menzionate.
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