Il nichel è un metallo tra i più potenti allergizzanti e il fatto che sia frequentemente presente in oggetti di uso comune rende particolarmente diffusa la relativa dermatite da contatto. L’allergia al nichel è una fra le più difficili da controllare poiché questo metallo, seppure in modeste quantità, è presente un po’ ovunque. Gli alimenti rappresentano per l’uomo la principale fonte di nichel e infatti l’alimentazione è la principale via di esposizione a questo metallo.
Anche se in misura minore rispetto agli alimenti, il nichel è presente anche nell’acqua potabile infatti può essere rilasciata dai rubinetti. La prima acqua che scorre attraverso il rubinetto dopo che è stata ferma tutta la notte può contenere livelli di nichel superiori a 1.000 μg/L, per questo una delle accortezze che si possono prendere se si soffre di allergia al nichel è quella di far scorrere l’acqua per qualche minuto al mattino prima di utilizzarla in modo da eliminare eventuali tracce di nichel presenti nelle tubature.
Il Decreto Legislativo n.31 del 2001 ha fissato un valore massimo di 20 μg/litro per l’acqua potabile destinata al consumo umano e per le acque minerali naturali.
Attraverso un’analisi di laboratorio si può determinare la concentrazione di nichel presente nell’acqua.
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